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La produzione della pelle

La pelle è uno scarto dell'industria alimentare e viene riciclata e nobilitata dall'indistria conciaria. Da scarto diventa un materiale nobile.

La concia della pelle è sicuramente una delle più antiche attività dell'uomo. Fin dalla preistoria l'uomo ha capito che la pelle degli animali che cacciava non doveva essere scartata, ma lavorata come protezione dagli agenti atmosferici. Naturalmente il processo conciario ha subito molti cambiamenti dalla preistoria ad oggi, soprattutto dal Novecento, secolo in cui l'industrializzazione ed i nuovi macchinari hanno permesso uno sviluppo nella ricerca di prodotti chimici più specifici e meno inquinanti e uno sviluppo nei macchinari utili alla concia ed alla rifinizione.

La lavorazione della pelle e del cuoio ancora oggi avviene in maniera artigianale. Esistono grandi concerie, industrie, ma l'abilità e la manualità degli operatori è ciò che rende la pelle un materiale unico e pregiato. La pelle, scarto dell'industria alimentare, viene "riciclata" dalle concerie e lavorata in modo tale da renderla un materiale "nobile" e alla moda. Ciò richiede macchinari sempre più all'avanguardia ed una ricerca in continua evoluzione.

PREPARAZIONE PRELIMINARE DELLA PELLE

Subito dopo l'abbattimento dell'animale, per evitare i processi di degradazione dei tessuti, la pelle viene salata, essiccata oppure refrigerata prima di seguire il processo produttivo della concia. La salatura consiste nel salare la pelle con sale comune di origine marina, il quale penetra molto rapidamente nella pelle producendo una parziale eliminazione dell'acqua. Si tratta di un processo molto efficiente ed economico, facile da applicare e molto diffuso. Il sistema dell'essiccamento consiste nell'eliminare dalla pelle quanta più acqua possibile in modo da sfavorire lo sviluppo di microorganismi e batteri. L'essiccazione è il sistema più adatto alle pelli ovine e caprine, mentre non si presta alla conservazione delle pelli bovine. Il sistema meno usato nei macelli italiani è il refrigeramento che consiste nel raffreddamento delle pelli a bassissime temperature.

Il processo produttivo conciario può essere sostanzialmente diviso in tre grandi fasi: la concia, la riconcia e la rifinizione.

LA CONCIA DELLA PELLE

Tutte le operazioni chimiche di concia servono a stabilizzare la pelle rendendola imputrescibile e vengono effettuate con l'impiego di acqua nei bottali. Il bottale è la macchina tipica di conceria ed è costituito da un cilindro ruotante intorno al proprio asse nel quale vengono immessi acqua, le pelli ed i reagenti chimici. Oggi il bottale da semplice cilindro di legno ruotante si è trasformato in una complessa macchina controllata al computer con possibilità di regolazione dell'immissione dell'acqua, della temperatura, della velocità di rotazione, dell'immissione dei reagenti chimici. In questo modo anche gli errori dovuti alla manualità si riducono al minimo dando vita ad una lavorazione di tipo automatico.

Le operazioni di preparazione alla concia dei pellami che partono dalla pelle grezza conservata possono essere così raggruppate:

- rinverdimento della pelle: ha lo scopo di reidratare la pelle dopo la sua conservazione con salatura, essiccamento o raffreddamento, ma anche ad eliminare lo sporco. Il rinverdimento viene effettuato nei bottali con impiego di acqua e tensioattivi.

- scarnatura della pelle: è un'operazione meccanica attraverso la quale vengono eliminati i tessuti sottocutanei residui dall'operazione di scuoiatura della carcassa.

- depilazione e calcinaio della pelle: la depilazione serve ad eliminare il pelo e l'epidermide e viene effettuata sulle pelli che non verranno conciate con pelo o con pelliccia. La calcinzione serve ad allentare l'intreccio fibroso della pelle permettendo l'ingresso e l'assorbimento dei prodotti chimici che verranno dati in seguito nella concia. Le pelli calcinate si presentano gonfie  e con uno spessore aumentato che facilmente possono essere spaccate in due o più strati. Questa operazione di spaccatura risulta necessaria per le pelli bovine pesanti, che hanno naturalmente uno spessore troppo alto per poter essere utilizzato nella produzione di manufatti; tale lavorazione viene effettuata con una macchina detta spaccatrice nella quale la pelle calcinata viene spinta da due cilindri zigrinati contro una lama a nastro che taglia la pelle in due strati parallelamente alla sua superficie. Lo strato superiore che contiene la grana (disegno tipico della pelle dell'animale, parte esterna) costituisce lo strato fiore, mentre gli strati inferiori che non hanno la grana costituiscono la crosta. In genere le pelli più sottili (ovini, caprini e vitellini) vengono solo scarnate ma non spaccate, al contrario dei bovini.

- decalcinazione della pelle: è l'operazione che serve per abbassare il ph alcalino delle pelli, eliminare il rigonfiamento e la turgidità della pelle, eliminare anche la calce ed il solfuro. Viene effettuata con prodotti chimici lievemente acidi.

- macerazione della pelle: è un'operazione che ha lo scopo di completare la decalcinazione eliminando residui di altre sostanze, allentare la struttura fibrosa della pelle in modo da favorire l'espulsione della melanina e delle radici di pelo rimaste ancora inglobate, al fine di produrre un cuoio più soffice e morbido.

- sgrassaggio della pelle: serve ad eliminare ed a ridurre il grasso naturale della pelle che potrebbe determinare difficoltà nell'assorbimento dei prodotti chimici. Lo sgrassaggio serve ad eliminare il grasso in eccesso ed a distribuire in maniera uniforme il grasso residuo.

- concia della pelle: dopo le operazioni suddette la pelle è ancora putrescibile. Con la concia la pelle si trasforma in materiale imputrescibile, cioè cuoio.

Esistono diversi tipi di concia della pelle: la concia della pelle al cromo è la più largamente diffusa. Si può produrre qualsiasi tipo di produzione eccetto che per calzature e cuoio. La durata della concia al Cromo dura 2 o 3 ore per le pelli piccole e sottili, fino a un massimo di 24 ore per quelle più spesse. Al termine della concia la pelle si presenta di colore verde-azzurro, in questo stato il cuoio conciato viene infatti chiamato wet blue e può anche essere commercializzato in questo stato.

La concia della pelle al vegetale è la più antica, vengono usati tannini vegetali che danno al cuoio conciato le tonalità del marrone più o meno intenso. Esistono due tipi di concoia vegetale. La concia lenta in vasca, durante la quale le pelli vengono immerse in vasche contenenti soluzioni di tannini a concentrazioni crescenti, dura circa 30 giorni e serve a produrre cuoio da suola molto pieno e poco flessibile. La concia rapida in botte, realizzata nei bottali, che a causa del movimento di rotazione, da vita ad una pelle più flessibile adatta a tutte le produzioni. La concia dura circa 36 - 48 ore.

LA RICONCIA DELLA PELLE

La pelle fino a qui conciata non è ancora utilizzabile per produrre articoli. Si presenta infatti ancora bagnata ed anche se venisse asciugata sarebbe un prodotto troppo rigido, cartonoso, e del colore tipico della concia con la quale si è ottenuto. Per trasformarsi in un prodotto commerciabile deve essere sottoposta ad ulteriori trattamenti chimici e meccanici che avvengono sempre nei bottali (chimici).

- messa a vento della pelle: è un'operazione meccanica con la quale viene eliminata la maggior parte dell'acqua che imbeve la pelle conciata. Si tratta infatti di una pressatura delle pelli che viene effettuata schiacciandole tra due cilindri di cui il superiore è ricoperto di peltro.

- rasatura della pelle: con tale operazione si egualizza lo spessore di tutta la superficie della pelle e si eliminano i residui rimasti dopo la scarnatura. Questa operazione si effettua con una macchina a cilindri di cui quello superiore è dotato di coltelli elicoidali.

- spaccatura della pelle: questa operazione può essere effettuata dopo il calcinaio o dopo la concia al cromo. La scelta dipede dal prodotto che si vuole ottenere.

- riconcia della pelle: è un trattamento con agenti concianti che serve a modificare nel senso desiderato le caratteristiche della concia principale. Se si desidera produrre un cuoio poco flessibile si effettua una riconcoia con tannini vegetali, se si desidera un cuoio morbido e molto flessibile si effettua una riconcia al cromo.

- tintura della pelle: è l'operazione con la qualesi conferisce alla pelle o al cuoio il colore voluto. Viene effettuata nei bottali con coloranti.

- ingrasso della pelle: è un'operazione che serve ad introdurre tra le fibre della pelle un lubrificante che tenga separate le fibre stesse e consenta ad esse di scorrere le une sulle altre. Con questa operazione il cuoio può assumere la flessibilità e la morbidezza e le caratteristiche merceologiche adatte ai vari usi. Tale operazione è indispensabile in quanto se non fosse effettuata le fibre della pelle dopo l'asciugaggio darebbero vita ad un matreriale poco estensibile, poco morbido, quindi molto rigido e cartonoso.

- messa a vento ed asciugaggio della pelle: le operazioni sopra descritte vengono effettuate con l'impiego di acqua per cui le pelli devono essere asciugate, processo che può essere effettuato per semplice esposizione all'aria, oppure con l'impiego di controllo di temperatura ed umidità, oppure per sottovuoto. Tutti i sistemi mirano ad ottenere un asciugaggio uniforme ed in tempi costanti. La scelta del sistema di asciugaggio dipende non solo da fattori economici ma anche dalla destinazione d'uso del materiale finito.

LA RIFINIZIONE DELLA PELLE

E' la fase finale, ma anche la più complessa delle lavorazioni e comprende tutte le operazioni effettuate sulla pelle asciutta per modificarne la superficie dal punto di vista estetico e funzionale. La rifinizione della pelle può essere meccanica o chimica.

La rifinizione meccanicdella pelle può essere effettuata per lucidatura della superficie con una ruota di velluto, oppure per stiratura e placcatura per ottenere una superficie piatta e liscia, per pressatura con una piastra a rilievo allo scopo di avere una stampa, per bottalatura facendo ruotare velocemente a secco il bottale la pelle per avere una superficie mossa ed il fiore molto più evidente.

La rifinizione chimica della pelle consiste nel ricoprire la superficie della pelle con un film, più o meno spesso, sintetico o naturale di coloranti, perle, vernici e viene effettuata per mezzo di rulli, velatrici e spruzzi.